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29 giugno 2016

 

"Il mercante d’arte fiorentino Gordon Spada non è un uomo qualunque. Un sociopatico, un esteta, un avventuriero, ma sopratutto un uomo disposto a tutto pur di vivere la sua vita nella Bellezza, che per lui è rappresentata dall’Arte. In un certo senso è per la sua ossessione che si trova a Londra: il suo nuovo cliente, il milionario fiammingo Franz Christus, gli ha promesso una ricompensa inestimabile - almeno per lui - se Spada riuscirà ad aiutarlo. La sua missione all’inizio appare semplice: cercare di capire che cosa si nasconda dietro i quadri che Sir Albert Van Jyick, membro di una misteriosa setta che riunisce i discendenti di antichi pittori fiamminghi, colleziona gelosamente nella sua grande villa. Tuttavia, Spada è, suo malgrado, entrato in un gioco più grande e pericoloso di quanto avrebbe mai potuto immaginare. Quando il vecchio Sir Albert Van Jyick muore assassinato, lasciando scritta un’enigmatica lista di parole nel sangue che lo circonda, Gordon Spada è nei guai. Infatti, anche il suo nome è nella lista, assieme a quello del Primo Ministro britannico.Da questo momento in poi “La congiura fiamminga” di Max Fiorelli spicca il volo, trasportando il lettore in un enigma fatto di tanti attori, a partire dai servizi segreti inglesi, Scotland Yard e la terribile Confraternita degli Homines. Un gruppo di uomini che hanno intenzione di minare le fondamenta dell’Occidente e della Cristianità. Gordon Spada adesso è a un bivio: procedere da solo nella sua ricerca, oppure avvalersi della collaborazione della più inaspettata delle assistenti: un ragazza adolescente. Susan Van Jyick, la figlia adottiva del vecchio Sir, sembra infatti nascondere un segreto, un elemento in grado di illuminare la via ignota che Spada ha di fronte e che lo porterà al cospetto del più folle dei pittori fiamminghi: Hyeronimus Bosch. Max Fiorelli non è nuovo al romanzo d’avventura e, infatti, questo è il decimo lavoro che l’editore digitale britannico, Virgibooks, pubblica di questo autore dalla cui penna è nato un personaggio che sta lentamente conquistando i patiti del genere: Gordon Spada. Finalmente un avventuriero totalmente made in Italy, capace di sedurre, intrigare e, sì, anche innervosire. Il thriller si presenta come un romanzo complesso e completo, in cui la suspense la fa da padrona, agevolata da uno stile pulito, veloce e incalzante. Senza esagerare, la prosa limpida e l’intreccio degli eventi de “La congiura fiamminga” ricordano il Cussler degli esordi. Il romanzo nel complesso si fa divorare. Unica pecca: un inizio un po’ lento che, però, a chi saprà attendere, promette di risarcire ampiamente. I personaggi sono descritti con maestria. Senza dilungarsi in descrizioni e introspezioni che rischierebbero di appesantire le già molte pagine, l’Autore si accontenta di fornirci gestualità e dialoghi che raccontano molto, permettendo al lettore di entrare appieno nella storia. Da ultimo, bisogna avvertire che il romanzo ha un’altra silenziosa protagonista: l’Arte. Sotto questo profilo, Max Fiorelli non lesina nulla. Per bocca di Gordon Spada il lettore affronterà un accattivante viaggio nella pittura fiamminga. Consiglio vivamente a tutti gli amanti di Cussler, Steve Berry, Dan Brown e Ian Fleming."

SOLOLIBRI.NET - Vicky

 

11 ottobre 2016

Gordon Spada è un impenetrabile mercante d’arte. Un uomo strano, per certi versi inquietante. Un collezionista solitario e pieno di ossessioni che, alla compagnia delle persone in carne e ossa, preferisce di gran lunga quella dei dipinti. Come la misteriosa Violante di Tiziano, da cui è ossessionato. Il suo lavoro è quello di recuperare preziose opere d’arte per conto di facoltosi collezionisti che speranzosi si rivolgono a lui, siano essi semplici uomini d’affari o criminali internazionali. La trama de “L’asta”, questo nuovo romanzo di Max Fiorelli pubblicato dall’editore britannico Virgibooks, e che si colloca idealmente come il primo della serie dedicata a Gordon Spada, trae spunto da un fatto di cronaca recentemente accaduto, e questo già lo rende interessante: il furto di alcuni dipinti dal Museo di Castelvecchio di Verona. Il romanzo si apre con violenza. Spada è infatti un uomo metodico e meticoloso. Da anni vive nell’ombra. Questa volta, però, qualcosa è andato storto nella fitta rete di protezione e coperture che da sempre protegge la sua esistenza. Ora è sotto minaccia, obbligato dai servizi segreti italiani a recarsi in un casinò di Macao, in Cina.  La missione appare semplice: avvicinare un mercante russo, Vlad Dimidoff, affinché l’uomo lo inviti ad una segretissima asta che si svolgerà a Singapore, durante la quale i dipinti rubati saranno messi in vendita. Anche la CIA è coinvolta: gli americani vogliono il russo, ritenuto all’apice di un’organizzazione dedita al traffico di opere d’arte. Dopo un inseguimento per le vie di Macao nel tentativo di farsi chiarezza, Spada si ritroverà a combattere al tavolo da gioco, ad affrontare brutali torture e rischiare tutto pur di salvare la seducente agente della CIA, Daphne, caduta preda del vero nemico di Spada: il crudele collezionista cinese, il Dr. Orco. In un rocambolesco susseguirsi di eventi, la prima parte del romanzo si chiude velocemente, aprendo le porte a un secondo atto che trasporterà il lettore in una spietata lotta contro il tempo. Alla fine, lo scontro con il Dr. Orco e il colpo di scena finale porranno Spada di fronte alla terribile verità: la totale assenza di Bellezza del mondo. La stessa Bellezza cui ha devotamente dedicato una vita.

Max Fiorelli non è nuovo al genere thriller e, infatti, questo è l’undicesimo lavoro che l’editore digitale britannico, Virgibooks, pubblica di questo prolifico autore dalla cui fantasia è sorto un personaggio che sta lentamente conquistando migliaia di patiti del genere: Gordon Spada. Finalmente un Dan Brown totalmente made in Italy, capace di sedurre, intrigare e, sì, anche innervosire. Il thriller si presenta come un romanzo breve ma completo, in cui la suspense non viene mai a mancare, agevolata da uno stile veloce e incalzante che ricorda - non a caso è lo stesso autore a suggerire il rimando - “Casinò Royale” di Ian Fleming. Il romanzo nel complesso si fa divorare. Unica pecca: una fine un po’ troppo veloce. I personaggi per il resto sono descritti con abilità, restando piacevolmente impressi nella mente del lettore. Consigliato a tutti gli amanti di Cussler, Steve Berry, Dan Brown e Ian Fleming.

SOLOLIBRI.NET - Amedeo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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